metamorfosi kafka

Un libro profondo e toccante, che ci porta a riflettere sulle nostre paure più profonde.

I principali temi di Metamorfosi di Kafka

Come affrontare le paure

L’autore descrive una visione oscura e crudele della realtà. Ciò permette di affrontare la paura che ognuno di noi ha di non piacere più al prossimo, di imbruttirsi, invecchiare, e risultare all’improvviso non più “gradevole” alla società che ci ha accolto, ma soprattutto alle persone care. La lettura ci porta a domandarci con terrore se le persone che sembra ci vogliano veramente bene, continueranno a farlo, anche se da un giorno all’altro dovessimo perdere il nostro aspetto esteriore.

Il comportamento umano

Il tema centrale dunque, è il comportamento umano che viene descritto in maniera non positiva. Per il fatto che sempre più spesso i legami, gli affetti, i rapporti, sono dettati da ragioni di convenienza. Il protagonista Gregor infatti nel suo piccolo ne è una prova; quando si trasforma da uomo che lavora e che sostiene la famiglia, in un peso che la stessa vuole eliminare. La sua morte viene vissuta come un sollievo, una rinascita sociale per la sua famiglia che a causa della sua trasformazione si è dovuta mettere a lavorare e occuparsi della vergogna di ciò che era diventato. Non vi è alcuna traccia di amore per il diverso.

L’emarginazione

L’impossibilità di riuscire a guardare al di là dell’aspetto esteriore e riconoscere la sostanza, cogliere l’essere che può essere un figlio o un fratello. È evidente il tema dell’emarginazione, del diverso, che viene evidenziata attraverso la ripugnanza suscitata dal protagonista e dall’incapacità delle persone che lo circondano di instaurare un rapporto con lui. I primi a rifiutarlo sono proprio i suoi familiari, coloro che dovrebbero proteggerlo e accettarlo incondizionatamente.
Gregor dopo una prima reazione di stordimento, pensa alle conseguenze che la sua situazione fisica comporterà a livello sociale e teme di non riuscire più ad essere all’altezza delle aspettative familiari.
L’aspetto triste, ma nello stesso tempo capace di svelare la verità nascosta e profonda dell’esistenza umana, è che la solitudine in cui lo relega il suo nuovo aspetto gli fa scorge lo stato di ‘schiavitù civile’ in cui, già da molto prima della sua metamorfosi, l’avevano ridotto i suoi crudeli legami familiari e lavorativi fin troppo gravosi.
La sua triste morte così straziante nella totale assenza di dolore “si lascia morire di inedia” e non c’è spazio per una tanto desiderata redenzione dell’anima.
La solitudine.

L’emarginazione di un uomo non più uomo nell’aspetto fisico, ma ancora uomo nell’anima, reietto, isolato, abbandonato. È proprio il suo non soddisfacimento del suo bisogno emotivo a portarlo alla morte, come se ciò fosse la cosa giusta da fare. Ecco che questa deprivazione emotiva è così devastante che lo rende fragile al punto di non “sapersi
difendere” da una mela. La morte interiore così impercettibile e difficile da notare esternamente se non con un attento e costante ascolto, ma così potente da annullare totalmente l’essere umano.

La capacità di ascoltare l’altro

Forse se la famiglia avesse visto al di là dell’aspetto fisico, anche prima della trasformazione, e riconosciuto la necessità di amore e accettazione, la metamorfosi si sarebbe potuta intendere come un cambiamento costruttivo di ciò che naturalmente dovrebbero essere i legami familiari.

Metamorfosi – Kafka